Aggiornamento – Subito dopo la prima udienza, nell’ottobre 2024, è stato raggiunto un accordo tra le parti che ha consentito di porre fine in modo immediato alla criminalizzazione di Nochetti, che ha sottolineato la necessità di ottenere un risarcimento per i danni personali alla salute, al lavoro e alla vita privata.
Pierina Nochetti è un’impiegata pubblica, una madre di tre figli che con il suo stipendio mantiene tutta la sua famiglia. Si definisce una lesbica dichiarata e attivista Lgbtqia+. Da tempo fa parte del comitato organizzativo della Marcia del Pride nella cittadina di Necochea, nella provincia di Buenos Aires.
Il suo attivismo le ha procurato tanti problemi, sia sul posto di lavoro che a livello penale. Il prossimo 6 marzo, infatti, Pierina sarà in tribunale per rispondere dell’accusa di “danno aggravato”. L’azione legale si riferisce a una scritta su un muro nella quale si chiede giustizia per un giovane trans, Tehuel de la Torre, misteriosamente scomparso nel 2021.
Pierina rischia una pena fino a quattro anni di carcere, una pena evidentemente sproporzionata e contraria al diritto alla libertà di espressione.
Chiedi con noi il ritiro immediato delle accuse!
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José Luis Cipolletti,
Fiscal Titular de la UFI n°1,
Departamental de Necochea
Ministerio Público Fiscal
Provincia de Buenos Aires
Avenida 75, 371, Necochea, PBA, CP: 7630
ufi1.ne@mpba.gov.ar; jcipolletti@mpba.gov.ar
Egregio procuratore José Luis Cipolletti
Le esprimo la mia preoccupazione per il processo a carico di Pierina Nochetti accusata di “danno aggravato” per aver dipinto su un muro pubblico la scritta “Dov’è Tehuel?”. Questa domanda costituisce la richiesta di giustizia per il caso di un giovane trans di 21 anni scomparso nel 2021 mentre andava a un colloquio di lavoro.
Pierina è un’artista, educatrice, madre di tre figli e principale sostegno economico della sua famiglia. Inoltre, è dipendente dell’amministrazione pubblica locale e ha già ricevuto sanzioni amministrative, compresa una riduzione di stipendio, per il suo attivismo durante il Pride del 2022. Dal momento che non sembra ci siano state denunce per altre scritte sullo stesso muro, inclusi messaggi di odio, temo che Pierina sia stata presa di mira per il suo attivismo in favore dei diritti Lgbtqia+ , per la sua identità di genere e per la sua dichiarazione di genere e orientamento sessuale. Pierina rischia di essere discriminata a causa della sua identità.
Il diritto internazionale dei diritti umani richiede che le restrizioni al diritto e alla libertà di espressione siano stabiliti chiaramente dalla legge e che siano necessarie e proporzionate a uno scopo legittimo.
La esorto a ritirare l’accusa di “danno aggravato” nei confronti di Pierina Nochetti poiché questa mi sembra una restrizione inutile e sproporzionata al diritto alla libertà di espressione.
La ringrazio per l’attenzione
L’Argentina è vincolata al rispetto di vari trattati internazionali sui diritti umani che proteggono il diritto alla libertà di espressione, come il Patto internazionale sui diritti civili e politici e la Convenzione americana sui diritti umani. Il Comitato per i diritti umani delle Nazioni Unite ha chiarito che le sanzioni per danni materiali nell’ambito di proteste devono essere soggette a regole ben precise e ha stabilito una certa soglia in base alla quale possono essere perseguiti solo i casi riguardanti gravi danni, altrimenti si tratterebbe di una restrizione indebita.
Negli ultimi decenni in Argentina sono stati fatti molti passi avanti nella tutela dei diritti delle persone Lgbtqia+ riguardanti, ad esempio, il matrimonio egualitario, il diritto all’identità di genere, il diritto all’inclusione lavorativa nel settore pubblico per le persone trans, il diritto all’aborto e il diritto a un’educazione sessuale completa. Tuttavia, le persone Lgbtqia+, soprattutto le persone trans e non binarie, subiscono gravi discriminazioni quando devono accedere ai servizi sanitari, al lavoro, all’istruzione e viene negato loro il diritto ad una vita senza violenza a causa della propria identità di genere o orientamento sessuale.
Nel 2022, l’Osservatorio nazionale sui crimini d’odio Lgbtqia+ ha registrato in Argentina 129 crimini d’odio contro persone a causa della loro identità, espressione di genere e orientamento sessuale, l’84% dei quali nei confronti di donne trans. Sul totale dei reati registrati, 40 riguardano attentati contro l’integrità fisica. Queste forme di violenza ed esclusione sono più profonde se analizzate in una prospettiva intersezionale che include attivisti e difensori dei diritti Lgbtqia+.