AGGIORNAMENTO del 31/08/2017: dopo 20 mesi di detenzione amministrativa Mohammad Faisal è tornato in libertà la sera del 30 agosto.
AGGIORNAMENTO del 12/06/2017 : il 12 giugno la Corte militare di Ofer ha rinnovato la detenzione amministrativa di Mohammad Faisal Abu Sakha di altri 3 mesi.
Mohammad Faisal Abu Sakha è un artista circense e un insegnante, specializzato nell’insegnamento dei bambini con difficoltà di apprendimento, alla Scuola di circo palestinese (Palestinian Circus School), Cisgiordania occupata.
Il 14 dicembre 2015, di ritorno a scuola, è stato arrestato da soldati israeliani presso il check point di Za’atara nella Cisgiordania occidentale. Da quel giorno, è in detenzione amministrativa, senza alcuna accusa o processo.
Su basi assolutamente generiche, la sua detenzione può essere rinnovata ogni sei mesi. Senza ulteriori informazioni, i procuratori militari accusano Mohammad Faisal Abu Sakha di essere una minaccia alla sicurezza.
Poco dopo il suo arresto, il sito internet di Al Jazeera news riportava le parole di un portavoce dell’esercito israeliano che sostiene che Mohammad Faisal Abu Sacka sia trattenuto perché ha creato “un pericolo …. alla sicurezza della regione” e che i dettagli del suo caso sono “confidenziali“.
L’11 dicembre 2016 è stato emesso il suo terzo ordine di detenzione di sei mesi, ovvero fino a giugno 2017 sarà trattenuto per 18 mesi senza alcuna condanna o processo, senza indicazione su quando sarà rilasciato.
I procuratori militari sostengono che Mohammad Faisal Abu Sakha sia una minaccia per la sicurezza e ha affermano che abbia svolto attività illegali con il Fronte popolare per la liberazione della Palestina. Ma non hanno fornito informazioni per sostenere tali accuse.
Firma ora per chiedere di liberare Mohammad Faisal e per porre fine alla pratica della detenzione amministrativa.
Military Judge Advocate General
Brigadier General Sharon Afek
Hakirya, Tel Aviv, Israel
FAX +972 3 569 4526
Email Mag@idf.gov.il
Egregio giudice generale,
sono un sostenitore di Amnesty International, l’organizzazione non governativa che dal 1961 porta avanti campagne in difesa dei diritti umani.
Le chiedo di liberare Mohammad Faisal Abu Sakha e tutti gli altri detenuti amministrativi, a meno che non siano accusati di un reato riconoscibile e processati.
La invito a porre fine alla pratica della detenzione amministrativa.
Le chiedo di assicurarsi che Mohammad Faisal Abu Sakha abbia accesso regolare alla sua famiglia.
La invito – alla luce dei requisiti previsti dalla Quarta Convenzione di Ginevra – di trasferirlo in un carcere della Cisgiordania.
La ringrazio per l’attenzione.
Le autorità israeliane hanno aumentato l’uso della detenzione amministrativa drasticamente dall’ottobre 2015.
La detenzione amministrativa permette di detenere una persona senza un’accusa formale. Ai detenuti viene negato il diritto alla difesa o di ricusare in modo efficace la legalità della detenzione in quanto le autorità non rendono disponibili le “prove” né agli imputati né ai loro avvocati.
In violazione della Quarta Convenzione di Ginevra, Israele detiene Mohammad Faisal Abu Sakha all’interno delle sue frontiere – nel carcere di Ketziot in Israele – invece di detenerlo nel territorio occupato da dove proviene.
Una delle conseguenze è che la famiglia di Mohammad Faisal Abu Sakha deve ottenere un permesso di visita, che in diverse occasioni è stato negato. Nell’ultimo trimestre del 2016 a nessuno dei suoi due genitori è stata concessa la possibilità di visita per motivi di sicurezza.
L’ultima volta che sua madre ha potuto fargli visita è stato l’8 gennaio 2017, suo padre il 5 aprile. Il padre, Faisal Abu Sakha, ha detto a Amnesty International: “Mohamed sta bene. La visita è andata bene. Ma mio figlio non merita tutto questo. Quasi un anno e mezzo di carcere, per che cosa? Per nessuna ragione“.
Il padre ha aggiunto che le autorità carcerarie si rifiutato da sei mesi di consentire loro di portare vestiti nuovi per Mohammad che oggi ha 25 anni.
Da decenni, le autorità israeliane hanno detenuto i palestinesi senza accusa e/o processo in base a ordini di detenzione rinnovabili, negando loro qualsiasi parvenza di giustizia. Il numero di detenuti amministrativi varia tra nessuno all’inizio degli anni ’80 a oltre 5.000 durante la Prima Intifada. Nel 2016 le autorità hanno tenuto centinaia di palestinesi, compresi i figli, sotto la detenzione amministrativa.