Aggiornamento del 26 giugno 2018
Noura Hussein è stata costretta a sposarsi all’età di 16 anni. Per tre anni ha trovato riparo a casa della zia. Ricorrendo a un inganno il padre l’ha fatta tornare da suo marito.
Lei non voleva consumare il matrimonio con una persona che non ha scelto. Per stuprarla, suo marito si è fatto aiutare dai cugini per tenerla ferma. La seconda volta che ha cercato di farlo, Noura si è difesa con un coltello. L’uomo è morto per le ferite riportate.
Noura è corsa dai genitori per raccontare l’accaduto, ma il padre l’ha portata alla polizia e l’intera famiglia l’ha disconosciuta.
Secondo il giudice di primo grado, Noura è colpevole di omicidio premeditato. Ma lei si è difesa dall’uomo che era stata costretta a sposare da adolescente e che voleva stuprarla.
Il tribunale ha applicato una legge del 1991 che non riconosce lo stupro coniugale e ha condannato a morte Noura.
Per favore, scrivete urgentemente al Presidente del Sudan chiedendo di salvare la vita di Noura.
President
HE Omar Hassan Ahmad al-Bashir
Office of the President
People’s Palace
PO Box 281
Khartoum, Sudan
Eccellenza,
Le scriviamo come sostenitore di Amnesty International, l’organizzazione non governativa che dal 1961 lavora in difesa dei diritti umani, ovunque siano violati.
Le chiediamo di annullare immediatamente la sentenza e la condanna a morte contro Noura Hussein Hamad Daoud.
La esortiamo a prendere in considerazione le circostanze attenuanti in questo caso in un nuovo processo in procedimenti che rispettano pienamente gli standard internazionali per un processo equo e senza ricorso alla pena di morte.
La esortiamo ad attuare la raccomandazione del Comitato sui diritti dei minori e ad emendare la legge sullo stato personale del Sudan per innalzare l’età legale del matrimonio da 10 a 18 anni.
Grazie per l’attenzione.
Negli ultimi anni diverse organizzazioni per i diritti delle donne si sono prodigate instancabilmente per cambiare la legge sullo status personale del Sudan, compresa l’età del matrimonio.
La legge sudanese consente ai minori di sposarsi a 10 anni in violazione della costituzione provvisoria del Sudan del 2005. L’articolo 21 della Costituzione provvisoria definisce minore: “ogni persona di età inferiore ai diciotto anni“.
Il Sudan ha anche ratificato la Convenzione sui diritti dei minori, che definisce minore qualsiasi persona di età inferiore ai diciotto anni.
Fino al 2015, il codice penale sudanese confondeva lo stupro con la zina (adulterio), ovvero se una vittima di stupro non era riuscita a dimostrare la violenza rischiava di essere punita per aver commesso adulterio e subire 100 frustate se non era sposata al momento dell’incidente, la morte per lapidazione se sposata.
Dopo un’intensa campagna sui diritti umani, l’articolo 149 del codice penale del 1991 è stato emendato nel febbraio 2015 e ha ampliato la gamma di atti ritenuti essere uno stupro ai sensi del diritto penale. L’emendamento non definisce più lo stupro in riferimento all’adulterio o alla sodomia che ha contribuito a chiarire il significato conflittuale dello stupro e dell’adulterio secondo la vecchia legge.
Sebbene l’emendamento non abbia menzionato esplicitamente lo stupro coniugale come un reato, nella nuova definizione di stupro è implicito qualsiasi contatto sessuale mediante l’utilizzo di forza, intimidazione o coercizione o abuso di potere se chiaramente definito come un reato.
L’articolo 149 del codice penale del 1991 recitava in precedenza: “149 (1) Si ritiene che commetta il reato di stupro, chiunque abbia rapporti sessuali, a titolo di adulterio, o sodomia con qualsiasi persona senza il suo consenso; (2) Il consenso non deve essere riconosciuto, se l’autore del reato ha l’affidamento o l’autorità sulla vittima; (3) Chiunque commetta il reato di stupro, deve essere punito con un centinaio di frustate e con la reclusione per un periodo non superiore a dieci anni, a meno che lo stupro costituisca il reato di adulterio, o sodomia, punibile con la morte“.
L’articolo è stato modificato come segue: “Nell’articolo 149: (Primo) Clausola (1) e (2) devono essere annullati e sostituiti dalla seguente nuova clausola: (1) Si ritiene che commetta reato di stupro, chiunque abbia rapporti sessuali attraverso contatto, penetrazione di un organo sessuale o con qualsiasi oggetto o parte del corpo nella vagina o nell’ano della vittima mediante l’uso di forza, intimidazione o coercizione per paura dell’uso di violenza, detenzione, persecuzione psicologica, tentazione o abuso di potere contro la persona o un’altra persona, o quando il crimine è commesso contro una persona incapace di esprimere il consenso a causa di cause naturali o legate all’allettamento o legate all’età.”