Internet, e i social media in particolare, sono uno spazio cruciale in cui le donne e altri gruppi emarginati possono esprimersi e far sentire la propria voce.
Tuttavia proprio in questi luoghi virtuali le donne sono facilmente oggetto di critiche perché esprimono le proprie opinioni.
La diffusa disuguaglianza e la discriminazione nei confronti delle donne, elementi propri della nostra società, non scompaiono: semplicemente passano dal mondo fisico al mondo digitale. Gli atti di abuso e violenza contro le donne perpetrati online sono un continuum della violenza di genere offline. Abusi che stanno inondando Twitter, costringendo le donne a uscire dalle conversazioni pubbliche e, a volte, portandole fuori dalla piattaforma.
Twitter dispone già di politiche e norme comunitarie utili su ciò che costituisce un comportamento offensivo sulla piattaforma. Si afferma che “Non sono tollerati comportamenti che molestano, intimidano o minacciano per far tacere la voce di un’altra persona“, ma questo è esattamente ciò che accade a molte donne che utilizzano la loro piattaforma.
Twitter deve impegnarsi a far valere le sue politiche in maniera concreta.
L’amministratore delegato, Jack Dorsey, non può permettere che questo fenomeno continui. Con il tuo aiuto, possiamo chiedere che Twitter diventi uno spazio sicuro per movimenti come #MeToo e #quellavoltache, e non un luogo dove le donne sono vengono messe a tacere per paura di violenza e abusi.