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L’attacco lanciato dal gruppo armato islamista Boko haram nello stato di Borno, iniziato il 3 gennaio, ha provocato centinaia di vittime. Dopo aver conquistato una base militare della Forza multinazionale composta da truppe nigeriane, nigerine e ciadiane, Boko haram è passato come una furia sulla città di Baga e sui villaggi della zona, bruciando le case e uccidendo le persone.
I corpi nelle strade e nelle case sarebbero centinaia. Se la stima di 2000 morti fosse confermata, si tratterebbe del più sanguinoso massacro commesso dal gruppo armato da quando, nel 2009, ha iniziato a compiere crimini di guerra in Nigeria. Crimini di fronte ai quali la risposta del governo è stata inefficace per salvare vite umane e in non pochi casi – basandosi su uccisioni sommarie e torture – deleteria.
Dopo l’attacco nella zona di Baga, dalla Nigeria sono arrivate ulteriori notizie di stragi compiute dal gruppo armato obbligando bambine a farsi esplodere in mezzo a mercati e altri centri fittamente popolati.