Secondo UNHCR e OIM, il Mediterraneo è la rotta migratoria più letale al mondo. Il nostro mare rimane ancora oggi il simbolo dei flussi migratori di questi anni, e Lampedusa continua a rappresentare una ferita aperta, un interrogativo, una sirena che richiama tragedie ma anche commoventi momenti di accoglienza e solidarietà. Come quelli delle Ong, di difensori e difensore dei diritti umani, che dal 2015 a oggi hanno soccorso e salvato centinaia di migliaia di persone in difficoltà. Amnesty torna a Lampedusa per uno dei suoi Summer Lab, per offrire l’opportunità non solo di conoscere meglio e più da vicino le dinamiche di soccorso in mare, accoglienza e protezione in Italia, ma anche di indagare le vite vissute oggi sulle altre sponde del Mare Nostro. I momenti formativi saranno integrati dalle testimonianze di chi vive l’isola nella complessità di tutti i giorni.
Attenzione. Coerentemente con la mission di Amnesty International, il campo non si pone tra i suoi obiettivi quello dell’assistenza umanitaria diretta ai migranti essendo un campo di attivismo e non di volontariato o di lavoro. Quindi non si andranno né a soccorrere né ad “aiutare” i migranti.
Cosa comprende la quota di iscrizione? La quota di iscrizione comprende tessera associativa, vitto, alloggio e costi di trasferimento dall’aeroporto di Lampedusa al camping “La roccia”.
1 – Data l’emergenza attuale, i campi si faranno?
Sì! Ogni anno, organizziamo i Summer Lab per offrire la possibilità a tutti di conoscere e approfondire tematiche a cui siamo specialmente affezionati. Questo è un anno particolare ma, nonostante il periodo delicato che stiamo vivendo, non vogliamo rinunciare a tutto questo, e offriremo comunque un’esperienza indimenticabile e sicura. Consulta i termini e le condizioni per i dettagli.
2 – Cosa comprende la quota di partecipazione?
La quota comprende il vitto e l’alloggio per la durata del campo.
NON comprende viaggio A/R, il cui costo e organizzazione è a cura del/la partecipante.
NON comprende il costo della tessera associativa 2020 (necessaria per partecipare al campo).
Il form d’iscrizione provvede automaticamente ad aggiungere il costo della tessera 2020 per chi non l’avesse già fatta.
Il Camping La Roccia organizza un servizio di navetta da e per l’aeroporto, la cui spesa è inclusa nella quota. Tuttavia i partecipanti dovranno personalmente concordare con il Camping La Roccia orari e modalità di servizio.
3 – Come sono organizzati gli alloggi?
4 – Dato il numero limitato di posti, ci sono criteri di ammissione al campo?
No, non ci sono particolari criteri di ammissione al campo. I 20, i 30 o i 60 iscritti sono le prime 20, 30 o 60 persone che si iscriveranno.
5 – Mi voglio iscrivere, ma come faccio a sapere se ci sono ancora posti?
Quando terminano i posti, sopra il campo apparirà la scritta “SOLD OUT”. La mancanza di questa scritta indica che ci sono ancora posti disponibili e si può procedere all’iscrizione.
6 – Cosa si fa a un campo Amnesty?
Si cambia. Si scopre di avere dei pregiudizi che non si immaginava nemmeno.
Ci si mette in gioco: si esce dal proprio orizzonte di pensiero tramite il confronto con gli altri.
Si scopre che far diventare questo mondo un posto migliore in cui i diritti umani valgono per tutti non dipende da altri se non da noi stessi.
Si esplorano i modi e le tecniche per riuscire a farlo.
7 – Sono previste attività di assistenza umanitaria o soccorso ai migranti?
Come indicato nelle descrizioni dei campi, partecipare al campo non significa prendere parte all’assistenza diretta ai migranti né in mare, né al molo, né al Centro di Accoglienza, luoghi inaccessibili in quanto destinati alle autorità competenti, ai professionisti o a volontari altamente specializzati. Inoltre nessuna di queste attività rientra nella mission di Amnesty International. Questo non significa che mancheranno momenti di confronto con i migranti e chi si occupa di salvataggi, a livello di testimonianza.
8 – In pratica che si fa a Lampedusa?
Si scopre una nuova prospettiva su un tema mediaticamente noto e drammaticamente irrisolto sul quale giorno dopo giorno si conferma l’inadeguatezza delle risposte europee in materia di diritti umani. Si vive un’esperienza indimenticabile con persone affini per interesse e sensibilità. Si conoscono i lampedusani, attivisti per scelta o necessità, ormai insofferenti ad anni di riflettori, domande, promesse, arrivi e partenze. Si mette in circolo quello che si sa e quello che si è. Si conoscono le tecniche di campagna e di mobilitazione della società civile e sperimentano in diversi workshop. La stesura dettagliata del programma dei campi è generalmente definita poco prima dell’inizio dei campi stessi (viene inviata circa 10 giorni prima dell’inizio del campo). Dato il periodo dell’anno nel quale è organizzato il campo, molti dei formatori coinvolti non possono avere la certezza della loro partecipazione fino a quel momento, quindi il programma è attendibile solo a ridosso del campo.
9 – Che metodologie formative vengono utilizzate?
Le metodologie formative utilizzate ai campi sono variegate e partecipative, solo in minima parte formali. I campi rappresentano non solo un luogo incontro con persone provenienti da tutta Italia con un interesse comune per i diritti umani, ma anche e soprattutto un momento di incontro tra esperti e partecipanti. Il programma, per molti aspetti flessibile, è composto da interventi di esperti, testimonianze, workshop, attività e incontri con le realtà e le persone sull’isola. C’è infine un’attenzione costante alla valutazione in itinere da parte dei partecipanti, in modo da riadattare costantemente il programma del campo, fermi restando gli appuntamenti con i formatori. La cooperazione dei e tra partecipanti sia sul piano dei contenuti che delle attività formative e organizzative rappresenta un elemento di grande valore.
10 – Chi sono gli “esperti”, i “formatori” e i “testimoni”?
Quasi ogni giorno sono presenti esperti, formatori o testimoni diversi. Possono essere di Amnesty oppure persone con cui Amnesty collabora nel suo lavoro di ricerca, campagne o educazione ai diritti umani. Anche laddove non ci sia una collaborazione pregressa, sono persone riconosciute da Amnesty come esperte nei rispettivi ambiti di lavoro. I testimoni sono invece persone che hanno subito violazioni dei propri diritti oppure, con la loro presenza diretta in situazioni di violazioni, possono darne testimonianza.
Con tutte queste persone, anche a margine degli interventi, i partecipanti hanno in genere confronti e scambi di idee approfonditi e, in certi casi, restano in contatto anche dopo il campo, sviluppando forme di collaborazione nei territori.
11 – È un campo di lavoro?
Il campo di Lampedusa è un campo di formazione e attivazione, dove non è prevista attività di volontariato o lavoro. Si sperimenta una modalità di condivisione degli spazi e delle attività quotidiane basata su una cooperazione autentica. Ci si dà delle regole base di convivenza civile nel gruppo. Si cerca anche di trovare un equilibrio tra i momenti di lavoro e di approfondimento e il richiamo del mare e del sole. In questo senso, se possibile, consigliamo anche di arrivare qualche giorno prima o di restare qualche giorno dopo la durata del campo per godere appieno dell’isola e delle sue bellezze.
12 – Perché Lampedusa?
Perché è terra di accoglienza da sempre. Perché è un luogo simbolo. Perché i lampedusani che si svegliano nel cuore della notte solo per dire “welcome” durante le operazioni di sbarco, che tengono aperta la biblioteca per ragazzi e che vivono l’isola ogni giorno non si possono proprio non conoscere.
13 – Se ho allergie o intolleranze alimentari?
Sarà fatto tutto il possibile per venire incontro a regimi alimentari, in particolare nei casi di allergie o intolleranze. Considerate però le condizioni logistiche, non sarà sempre possibile reperire alimenti particolari, per cui consigliamo nel caso di intolleranze importanti di provvedere con una propria scorta.
14 – A parte le allergie, cos’altro è opportuno segnalare?
Se ci sono criticità o situazioni particolari da segnalarci, sentitevi liberi di farlo: le gestiremo con la massima attenzione e delicatezza.
1 – Data l’emergenza attuale, i campi si faranno?
Sì! Ogni anno, organizziamo i Summer Lab per offrire la possibilità a tutti di conoscere e approfondire tematiche a cui siamo specialmente affezionati. Questo è un anno particolare ma, nonostante il periodo delicato che stiamo vivendo, non vogliamo rinunciare a tutto questo, e offriremo comunque un’esperienza indimenticabile e sicura. Consulta i termini e le condizioni per i dettagli.
2 – Cosa comprende la quota di partecipazione?
La quota comprende il vitto e l’alloggio per la durata del campo.
NON comprende viaggio A/R, il cui costo e organizzazione è a cura del/la partecipante.
NON comprende il costo della tessera associativa 2020 (necessaria per partecipare al campo).
Il form d’iscrizione provvede automaticamente ad aggiungere il costo della tessera 2020 per chi non l’avesse già fatta.
Il Camping La Roccia organizza un servizio di navetta da e per l’aeroporto, la cui spesa è inclusa nella quota. Tuttavia i partecipanti dovranno personalmente concordare con il Camping La Roccia orari e modalità di servizio.
3 – Come sono organizzati gli alloggi?
4 – Dato il numero limitato di posti, ci sono criteri di ammissione al campo?
No, non ci sono particolari criteri di ammissione al campo. I 20, i 30 o i 60 iscritti sono le prime 20, 30 o 60 persone che si iscriveranno.
5 – Mi voglio iscrivere, ma come faccio a sapere se ci sono ancora posti?
Quando terminano i posti, sopra il campo apparirà la scritta “SOLD OUT”. La mancanza di questa scritta indica che ci sono ancora posti disponibili e si può procedere all’iscrizione.
6 – Cosa si fa a un campo Amnesty?
Si cambia. Si scopre di avere dei pregiudizi che non si immaginava nemmeno.
Ci si mette in gioco: si esce dal proprio orizzonte di pensiero tramite il confronto con gli altri.
Si scopre che far diventare questo mondo un posto migliore in cui i diritti umani valgono per tutti non dipende da altri se non da noi stessi.
Si esplorano i modi e le tecniche per riuscire a farlo.
7 – Sono previste attività di assistenza umanitaria o soccorso ai migranti?
Come indicato nelle descrizioni dei campi, partecipare al campo non significa prendere parte all’assistenza diretta ai migranti né in mare, né al molo, né al Centro di Accoglienza, luoghi inaccessibili in quanto destinati alle autorità competenti, ai professionisti o a volontari altamente specializzati. Inoltre nessuna di queste attività rientra nella mission di Amnesty International. Questo non significa che mancheranno momenti di confronto con i migranti e chi si occupa di salvataggi, a livello di testimonianza.
8 – In pratica che si fa a Lampedusa?
Si scopre una nuova prospettiva su un tema mediaticamente noto e drammaticamente irrisolto sul quale giorno dopo giorno si conferma l’inadeguatezza delle risposte europee in materia di diritti umani. Si vive un’esperienza indimenticabile con persone affini per interesse e sensibilità. Si conoscono i lampedusani, attivisti per scelta o necessità, ormai insofferenti ad anni di riflettori, domande, promesse, arrivi e partenze. Si mette in circolo quello che si sa e quello che si è. Si conoscono le tecniche di campagna e di mobilitazione della società civile e sperimentano in diversi workshop. La stesura dettagliata del programma dei campi è generalmente definita poco prima dell’inizio dei campi stessi (viene inviata circa 10 giorni prima dell’inizio del campo). Dato il periodo dell’anno nel quale è organizzato il campo, molti dei formatori coinvolti non possono avere la certezza della loro partecipazione fino a quel momento, quindi il programma è attendibile solo a ridosso del campo.
9 – Che metodologie formative vengono utilizzate?
Le metodologie formative utilizzate ai campi sono variegate e partecipative, solo in minima parte formali. I campi rappresentano non solo un luogo incontro con persone provenienti da tutta Italia con un interesse comune per i diritti umani, ma anche e soprattutto un momento di incontro tra esperti e partecipanti. Il programma, per molti aspetti flessibile, è composto da interventi di esperti, testimonianze, workshop, attività e incontri con le realtà e le persone sull’isola. C’è infine un’attenzione costante alla valutazione in itinere da parte dei partecipanti, in modo da riadattare costantemente il programma del campo, fermi restando gli appuntamenti con i formatori. La cooperazione dei e tra partecipanti sia sul piano dei contenuti che delle attività formative e organizzative rappresenta un elemento di grande valore.
10 – Chi sono gli “esperti”, i “formatori” e i “testimoni”?
Quasi ogni giorno sono presenti esperti, formatori o testimoni diversi. Possono essere di Amnesty oppure persone con cui Amnesty collabora nel suo lavoro di ricerca, campagne o educazione ai diritti umani. Anche laddove non ci sia una collaborazione pregressa, sono persone riconosciute da Amnesty come esperte nei rispettivi ambiti di lavoro. I testimoni sono invece persone che hanno subito violazioni dei propri diritti oppure, con la loro presenza diretta in situazioni di violazioni, possono darne testimonianza.
Con tutte queste persone, anche a margine degli interventi, i partecipanti hanno in genere confronti e scambi di idee approfonditi e, in certi casi, restano in contatto anche dopo il campo, sviluppando forme di collaborazione nei territori.
11 – È un campo di lavoro?
Il campo di Lampedusa è un campo di formazione e attivazione, dove non è prevista attività di volontariato o lavoro. Si sperimenta una modalità di condivisione degli spazi e delle attività quotidiane basata su una cooperazione autentica. Ci si dà delle regole base di convivenza civile nel gruppo. Si cerca anche di trovare un equilibrio tra i momenti di lavoro e di approfondimento e il richiamo del mare e del sole. In questo senso, se possibile, consigliamo anche di arrivare qualche giorno prima o di restare qualche giorno dopo la durata del campo per godere appieno dell’isola e delle sue bellezze.
12 – Perché Lampedusa?
Perché è terra di accoglienza da sempre. Perché è un luogo simbolo. Perché i lampedusani che si svegliano nel cuore della notte solo per dire “welcome” durante le operazioni di sbarco, che tengono aperta la biblioteca per ragazzi e che vivono l’isola ogni giorno non si possono proprio non conoscere.
13 – Se ho allergie o intolleranze alimentari?
Sarà fatto tutto il possibile per venire incontro a regimi alimentari, in particolare nei casi di allergie o intolleranze. Considerate però le condizioni logistiche, non sarà sempre possibile reperire alimenti particolari, per cui consigliamo nel caso di intolleranze importanti di provvedere con una propria scorta.
14 – A parte le allergie, cos’altro è opportuno segnalare?
Se ci sono criticità o situazioni particolari da segnalarci, sentitevi liberi di farlo: le gestiremo con la massima attenzione e delicatezza.