Tempo di lettura stimato: 3'
In vista del vertice di Mosca tra il presidente russo Vladimir Putin e quello turco Recep Tayyip Erdoğan, convocato a seguito dell’escalation del conflitto nella provincia siriana di Idlib, sollecitiamo tutte le parti coinvolte a proteggere la popolazione civile.
“Il vertice di Mosca rappresenta un’opportunità perché Russia e Turchia diano priorità alla salvezza della popolazione civile – ha dichiarato in una nota ufficiale Lynn Maalouf direttrice delle ricerche sul Medio Oriente di Amnesty International –. Il destino di quasi un milione di persone costrette a lasciare le loro abitazioni è in bilico“.
Da anni i civili di Idlib stanno subendo le dure conseguenze di un assedio prolungato e di attacchi illegali. A peggiorare la già drammatica situazione umanitaria, molte organizzazioni locali e internazionali hanno dovuto sospendere la fornitura degli aiuti a causa degli attacchi in corso.
Oggi milioni di persone nella provincia di Idlib hanno accesso limitato a servizi fondamentali come le cure mediche, l’istruzione e la fornitura di acqua potabile.
“Dopo nove anni di guerra caratterizzati dal totale disprezzo per la vita dei civili, i nuovi attacchi nella zona di Idlib, anche contro scuole e ospedali, stanno causando ulteriori indicibili sofferenze a persone che, nella maggior parte dei casi, erano già state costrette a fuggire più volte da altre zone della Siria in questa storia di orrore umanitario. Chiediamo anzitutto a Russia e Turchia di esercitare pressioni sul governo siriano affinché ponga fine agli attacchi contro i civili, in modo da evitare altri morti, feriti e sfollati. Tutte le parti in conflitto devono consentire percorsi sicuri ai civili che vogliono lasciare le zone di combattimento e facilitare l’accesso agli aiuti umanitari per coloro che non sono in grado di partire“.