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Amnesty International Italia, insieme alla rete “No ddl Sicurezza – A Pieno Regime”, promuove la mobilitazione nazionale contro il disegno di legge Sicurezza (ddl 1236) di venerdì 17 gennaio, alle ore 18, in Piazza Sant’Andrea della Valle a Roma e in decine di piazze in tutta Italia.
La manifestazione “100.000 luci contro il buio del regime” che avrà luogo in contemporanea con Roma in tante città, tra cui Napoli, Bologna, Asti, Bergamo, La Spezia, Reggio Emilia e Pesaro, punta a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’impatto negativo che il disegno di legge 1236 potrebbe avere sui diritti umani una volta definitivamente approvato. Il testo, attualmente in discussione al Senato, prevede un ulteriore inasprimento delle leggi penali in materia di sicurezza pubblica e antiterrorismo, ampliando l’ambito delle sanzioni e criminalizzando forme di dissenso pacifico.
Tra gli aspetti più preoccupanti del provvedimento, emergono la trasformazione di alcune infrazioni amministrative in reati penali; il ricorso a misure preventive, come i fogli di via, anche in assenza di effettivi danni o comportamenti violenti; l’effetto deterrente che tali norme avrebbe sulla partecipazione a proteste pacifiche, mettendo così a rischio le libertà fondamentali di espressione e di riunione pacifica.
La società civile e numerosi movimenti per i diritti umani ritengono che queste misure mirino a restringere ulteriormente gli spazi di democrazia, in un contesto in cui il dissenso è già ampiamente criminalizzato.
“La società civile è consapevole che il diritto di protesta pacifica è sotto attacco. Le mobilitazioni che da mesi amplificano le voci di decine di migliaia di persone dimostrano che la demonizzazione della protesta non è in grado di fermarci. Le fiaccolate di questo venerdì saranno l’occasione di difendere oggi la possibilità di reclamare i nostri diritti umani anche in futuro. Dietro la narrazione ufficiale della sicurezza, questo disegno di legge minaccia la tutela dei diritti fondamentali di tutte e di tutti. Se non ci attiviamo adesso, collettivamente e convintamente, per bloccare questo provvedimento, le occasioni per far sentire le nostre opinioni saranno sempre meno”, ha dichiarato Laura Renzi, coordinatrice delle campagne di Amnesty International Italia.