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Amnesty International ha rivolto un nuovo appello alle autorità della Georgia affinché ordinino la fine del ricorso alla forza illegale ed eccessiva contro le persone che manifestano da giorni, nella capitale Tbilisi, contro la decisione del governo di sospendere i negoziati per l’accesso all’Unione europea fino al 2028.
Dopo l’arresto centinaia di persone hanno violenza, in alcuni casi equivalenti a maltrattamenti o torture, riportando fratture al volto e in altre parti del corpo e venendo poi private delle cure mediche.
È sempre più evidente che le forze di polizia stanno operando con la garanzia, da parte delle autorità, che resteranno impunite: approfittano di sporadici atti di violenza, spesso provocati dal loro stesso comportamento, per reprimere intere proteste pacifiche usando pallottole di gomma, gas lacrimogeni, manganelli e cannoni ad acqua.
Oltre 220 delle persone arrestate sono state accusate di disobbedienza e vandalismo e rischiano sanzioni amministrative o condanne al carcere a seguito di procedimenti iniqui.