Foto di Nariman el Mofty - Creative Commons
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Lunedì 3 marzo a Roma, davanti all’ambasciata del Regno Unito, con inizio alle 17.30, Amnesty International Italia svolgerà una manifestazione per chiedere l’immediata scarcerazione del prigioniero di coscienza Alaa Abd el-Fattah, detenuto in Egitto ma con cittadinanza anche britannica.
Alaa Abd el-Fattah, il più celebre difensore dei diritti umani egiziano, è stato ingiustamente condannato alla fine del 2021 a cinque anni di carcere per “diffusione di notizie false”, a seguito di un processo gravemente iniquo. Avrebbe dovuto essere scarcerato già lo scorso settembre se alla condanna fossero stati sottratti i due anni trascorsi in carcere, dal settembre 2019, in attesa del processo.
La situazione è ulteriormente aggravata dal ricovero della madre di Alaa Abd el-Fattah, che dopo circa 150 giorni di sciopero della fame si trova in pericolo di vita in un ospedale di Londra. Il primo ministro britannico Starmer solo il 14 febbraio ha manifestato attenzione verso la vicenda di Alaa Abd el-Fattah e, nuovamente sollecitato da gruppi per i diritti umani, parlamentari ed esponenti della cultura e dello spettacolo, il 26 febbraio ha ribadito che sta seguendo la vicenda e ha promesso un intervento.
Di fronte alla prolungata ingiustizia nei confronti di Alaa Abd el-Fattah e alle condizioni di salute di sua madre, ogni giorno di ritardo potrebbe avere conseguenze drammatiche.