Libano: no all’estradizione del poeta Abdul Rahman al-Qaradawi

7 Gennaio 2025

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Amnesty International ha sollecitato le autorità libanesi a non estradare il poeta turco-egiziano Abdul Rahman al-Qaradawi, ricercato dalle autorità dell’Egitto e degli Emirati Arabi Uniti. L’estradizione violerebbe i diritti umani in quanto porrebbe l’uomo a rischio di subire sparizione, torture, procedimenti giudiziari iniqui e detenzione arbitraria.

Al-Qaradawi è stato arrestato il 28 dicembre 2024 al confine tra Libano e Siria, di ritorno da quest’ultimo paese. A Damasco, pochi giorni prima, aveva girato un video presso la moschea degli Omayyadi in cui criticava le autorità saudite, egiziane ed emiratine.

Le forze di sicurezza libanesi lo hanno interrogato circa una condanna a cinque anni, emessa in contumacia da un tribunale egiziano nel 2017 per “diffusione di notizie false” al termine di un processo politico. Per analoghe ragioni, il poeta è oggetto di una richiesta di estradizione anche da parte degli Emirati Arabi Uniti.

Il 3 gennaio 2025 gli avvocati di al-Qaradawi hanno rivolto un appello alle competenti Procedure speciali delle Nazioni Unite affinché blocchino le estradizioni, su cui le autorità libanesi decideranno a breve.

Al-Qaradawi vive e lavora in Turchia. È figlio del defunto studioso egiziano di Islam Yusuf al-Qaradawi. Sua sorella, Ola al-Qaradawi, ha trascorso quattro anni in carcere in Egitto per false accuse di terrorismo.