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Il 12 marzo 2025 il Consiglio della Shura, il più alto organo della giustizia amministrativa, ha per la prima volta nella sua storia ordinato al governo di risarcire l’attore Ziad Itani con una somma di 480 milioni di lire (equivalenti a circa 5000 dollari) per non aver impedito che venisse torturato, non aver indagato adeguatamente sulle torture subite e non aver punito i responsabili ai sensi della legge contro la tortura.
Itani era stato arrestato il 23 novembre 2017 con l’accusa di spionaggio in favore di Israele, rivelatasi poi del tutto falsa tanto che il 13 marzo 2018 venne assolto. Ma nel frattempo, durante settimane di detenzione in isolamento e senza poter avere contatti con un avvocato, era stato picchiato con cavi elettrici, tenuto incatenato in posizioni dolorose, appeso per ore per i polsi, preso a calci e a pugni e minacciato di stupro.