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Amnesty International Italia e Voci per la Libertà annunciano le dieci canzoni finaliste e gli artisti che si contenderanno la vittoria del Premio Amnesty 2025 nella sezione Big.
I brani selezionati affrontano temi di grande attualità e impatto sociale, tra cui bullismo, diritto di cittadinanza, discriminazione, aborto, body shaming, conflitti, cambiamento climatico, immigrazione, sicurezza sul lavoro e diritto di protesta:
Lo storico riconoscimento viene assegnato ogni anno ai migliori brani sui diritti umani, pubblicati da artisti di spicco del panorama musicale italiano nell’anno precedente rispetto all’edizione in corso. A votare il vincitore sarà una giuria di esperti ed esperte tra giornalisti, conduttori radiofonici e televisivi, intellettuali, musicisti, persone di Amnesty International Italia e di Voci per la Libertà.
Il vincitore riceverà il Premio durante l’evento live del festival “Voci per la liberà – Una canzone per Amnesty”, a Rovigo dal 18 al 20 luglio. Tre giorni di appuntamenti, incontri, dibattiti e performance su musica, arte e diritti umani.
Rimangono aperte fino al 7 aprile le iscrizioni per il Premio Amnesty International Italia, nella sezione Emergenti.
Le precedenti edizioni del Premio Amnesty, sezione Big, sono state vinte da:
“Il mio nemico” di Daniele Silvestri (2003);“Pane e coraggio” di Ivano Fossati (2004); “Ebano” dei Modena City Ramblers (2005); “Rwanda” di Paola Turci (2006); “Occhiali Rotti” di Samuele Bersani (2007); “Canenero” dei Subsonica (2008); “Lettere di soldati” di Vinicio Capossela (2009); “Mio zio” di Carmen Consoli (2010); “Genova Brucia” di Simone Cristicchi (2011); “Non è un film” di Frankie Hi-Nrg MC e Fiorella Mannoia (2012); “Gerardo nuvola ‘e Povere” di Enzo Avitabile e Francesco Guccini (2013); “Atto di forza” di Francesco e Max Gazzè (2014); “Scendi giù” di Alessandro Mannarino (2015); “Pronti a salpare” di Edoardo Bennato (2016); “Ballata triste” di Nada (2017); “L’uomo nero” di Brunori Sas (2018); “Salvagente” di Roy Paci & Aretuska feat. Willie Peyote (2019); “I sono l’altro” di Niccolò Fabi (2020); “Dalle mie parti” dei Negramaro (2021); nuovamente Carmen Consoli con “L’uomo nero” (2022); “Severodonetsk” di Manuel Agnelli (2023), “La mia terra” di Diodato (2024).