© Jaco Marais/Foto24/Gallo Images/Getty Images
Tempo di lettura stimato: 2'
Il 14 febbraio il presidente del Sudafrica Jacob Zuma ha dato le dimissioni, un anno prima della scadenza naturale del suo secondo mandato.
Durante la presidenza di Zuma, il Sudafrica è stato segnato da gravi violazioni dei diritti umani e dalla mancanza di giustizia e riparazione per le vittime: come nel caso del massacro, avvenuto nel 2012, di 34 minatori in sciopero da parte della polizia.
Le minacce e le intimidazioni contro i giornalisti indipendenti impegnati nelle inchieste sulla corruzione sono state frequenti e non hanno risparmiato neanche i dipendenti dell’ente radiotelevisivo pubblico che cercano di tenere alta l’integrità della loro professione.
Sotto la presidenza Zuma, la xenofobia nei confronti di migranti provenienti da altri paesi dell’Africa australe non è stata mai seriamente contrastata.
“Chi succederà a Zuma dovrà assicurare che il rispetto dei diritti umani sarà una priorità e che le vittime delle violazioni dei diritti umani di questi ultimi anni ottengano piena giustizia e riparazione“, ha dichiarato Shenilla Mohamed, direttrice generale di Amnesty International Sudafrica.